Liceo King, un ponte con il Kenia
Riportiamo un articolo pubblicato sul numero 20 del 25 maggio 2025 del settimanale Il Cittadino di Genova nel quale è citato il nostro Istituto. Si ringrazia la redazione del Settimanale Cattolico di Genova per l'autorizzazione alla pubblicazione sul nostro sito.
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Lunedì 12 maggio è stata una giornata di incontri e testimonianza a Genova per Antonino Masuri, responsabile dei progetti di AVSI - Associazione Volontari per il Servizio Internazionale in Kenia, che oggi devono affrontare le conseguenze di tagli messi in atto dagli Stati Uniti. “Dopo la chiusura repentina di Usaid e il congelamento dei fondi per progetti già contrattualizzati, a fine febbraio sono arrivate le comunicazioni di chiusura definitiva” ci dice, citando le scelte dell’amministrazione Trump che dal 20 gennaio scorso hanno quasi azzerato l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale. “Nel caso di Avsi sono stati bloccati progetti per oltre 15 milioni di euro in Uganda, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, Ecuador, Kenya e Brasile“. Avsi ha una storia di oltre mezzo secolo: è nata a Cesena nel 1972 e alimenta ancora oggi progetti di cooperazione in decine di Paesi del Sud globale, dal Medio Oriente all’Africa e all’America Latina. L’impegno continua, ma il contesto è cambiato: pesano i tagli all’assistenza all’estero decisi dagli Stati Uniti, il principale donatore a livello globale, capace di garantire solo nell’ambito umanitario ancora nel 2024 più del 40 per cento delle risorse globali. Di fronte alla nuova situazione si è cercato di garantire le persone più fragili e trovare i mezzi per stipendiare una parte degli operatori. Ma per molti altri mancano i mezzi per far fronte alla spesa e proseguire il lavoro intrapreso. Eppure “spendere soldi” non è solo utile ma è essenziale. “Perché tutto ciò che accade in Africa”, dice Masuri, citando le parole del segretario Generale di AVSI Silvestri, “ha un impatto anche sull’Italia”. Così si attende la Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo che è in programma a Siviglia, in Spagna, a fine giugno, “un momento decisivo perché in quell’occasione tutti i differenti attori della cooperazione, dagli Stati ai fondi e alle banche di sviluppo, dovranno dire cosa intendono fare”. Ma nel frattempo AVSI incrementa le iniziative e riaccende quelle avviate negli scorsi anni.
Per questo Masuri, responsabile del sostegno a distanza in Kenia, è venuto da Nairobi per incontrare lunedì mattina 4 classi nella Sede al Liceo scientifico M. L. King e 10 classi nella succursale di via Brea. Sono stati i ragazzi ad avere l’idea di riprendere un’esperienza quasi ventennale del King: l’iniziativa si è concretizzata grazie all’aiuto della professoressa di Religione Giovanna Zarrillo e al sostegno del Dirigente Michele Marini che hanno visto nell’attività un’azione concreta di Educazione civica e una reale possibilità di crescita per gli studenti e la scuola. Attualmente sono adottati 17 bambini in Kenia, Uganda, Rwanda, Burundi, Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo e Haiti. L’ipotesi è quella di confermare i sostegni e di aprirne altri. I ragazzi si sono sentiti interpellati ed erano attentissimi, pieni di domande sul vissuto di Masuri e dei ragazzi sostenuti nelle scuole costruite da Avsi. Ma negli incontri è stato anche l’interesse dei colleghi che stimano il progetto e lo ritengono molto utile nel momento attuale, in quanto considerano la testimonianza una grande opportunità educativa.
Ma in che cosa consiste nei fatti il Sostegno a Distanza? Consente di prendere in carico un bambino in condizione di vulnerabilità e accompagnarlo durante il percorso di formazione fino alla maggiore età, permettendogli di andare a scuola, ad esempio nella scuola di Saint Kizito a Nairobi, visitata lo scorso anno dal Presidente Mattarella, come esempio della cooperazione italiana in Africa. Una rete di operatori e assistenti sociali di AVSI o di suoi partner si occupa di provvedere alle necessità del bambino all’interno di un rapporto personale. Si garantisce così che il bambino abbia accesso all’educazione e possa andare a scuola con tutto l’occorrente, che gli sia assicurato almeno un pasto al giorno e un’alimentazione sana, che riceva le cure mediche necessarie. I ragazzi entusiasti, non possono rinunciare alla bellezza di aiutare ragazzi dall’altra parte del mondo, prendendo coscienza della situazione fortunata di loro genovesi, spesso data per scontata. Riparte quindi il rinnovo dei sostegni grazie alla testimonianza appassionata di Masuri e a breve i videocollegamenti coi bambini sostenuti. Si ricompone così una sorta di “classe a distanza”, che frequenterà un altro anno lascuola, grazie ai ragazzi del king. Tutti sono invitati a collaborare scrivendo la propria disponibilità a sostegno.distanza@avsi.org.
Mario Predieri