Corso di scacchi
Un corso di scacchi al Liceo King. È iniziato il 12 gennaio e andrà avanti almeno fino a fine febbraio (anche se si spera che le lezioni possano essere prolungate). Quel che è certo è che gli studenti coinvolti si incontreranno fino a fine giugno. Il corso è formato attualmente da 17 partecipanti di varie classi e si svolge ogni venerdì tra le 14:30 e le 16:00. L'istruttore si chiama Davide Cusato e svolge regolarmente attività al circolo scacchi Luigi Centurini di Genova.
L'iniziativa è partita da Leonardo Capuana, studente di quinta, che spiega come è nata questa idea. «L'ho proposto al preside perché mio padre, ex scacchista, mi ha sempre fatto giocare a scacchi sin da piccolo e credo che questa attività sia un grande esercizio mentale e un buon modo per socializzare. Ho pensato che portare un corso a scuola fosse un modo per dare a tutti la possibilità di imparare e migliorarsi in un'attività purtroppo sottovalutata». «Gli scacchi - ha aggiunto - aiutano a sviluppare una mente pronta a ogni evenienza, in grado di calcolare il maggior numero di possibilità nel minor tempo possibile e dunque sono sicuramente molto utili per studenti di un liceo scientifico». Da non dimenticare, infine, che «l'età e la forma fisica non contano, né tantomeno la propria religione o colore della pelle, tutti sono uguali, seduti l'uno di fronte all'altro e valgono allo stesso modo; gli scacchi hanno evidentemente da insegnare anche alla società odierna».
Come spiega ancora Leonardo, «probabilmente l'ultima lezione faremo un torneo tra noi e poi stavamo valutando con l'istruttore di iniziare a fare qualche torneo più grande: prima con il circolo di scacchi di Genova e magari nei prossimi anni anche tornei interregionali».
La realizzazione del corso è stata resa possibile grazie al Dirigente Scolastico, prof. Michele Marini, che ha agevolato la partecipazione degli studenti e che ha permesso che la scuola affittasse 10 scacchiere da utilizzare durante le lezioni. L'auspicio è di poter continuare o riproporre il corso anche nei prossimi anni. L'idea, infatti, è quella di aprirlo a tutti: professori, studenti e anche persone esterne alla struttura.